ELENA, LA MATTA con Paola Minaccioni drammaturgia Elisabetta Fiorito regia Giancarlo Nicoletti liberamente ispirato al libro di Gaetano Petraglia La matta di piazza Giudìa, edito da Giuntina con i musicisti Valerio Guaraldi e Claudio Giusti musiche Valerio Guaraldi scene Alessandro Chiti costumi Giulia Pagliarulo disegno luci Gerardo Buzzanca produzione Altra Scena & Goldenart Production photo Guglielmo Verrenti
Con il patrocinio della Fondazione Museo della Shoah
Fra documento storico, emozione e ironia, Paola Minaccioni torna a teatro con una grande prova d’attrice, vestendo i panni di un’antieroina del Novecento: Elena Di Porto, la “matta” del ghetto ebraico di Roma.
Una storia vera tutta al femminile che si trasforma in uno spettacolo coinvolgente e di grande impatto emotivo.
Una storia di libertà, di femminismo ante litteram, di ribellione alle ingiustizie, un’eco di quanto accade ancora oggi nei regimi. È quella di Elena Di Porto, nata nel Ghetto di Roma, interpretata da Paola Minaccioni in Elena, la matta, in scena nei teatri italiani con la regia di Giancarlo Nicoletti, la drammaturgia di Elisabetta Fiorito, le musiche originali di Valerio Guaraldi, eseguite dallo stesso autore e Claudio Giusti.
Lo spettacolo è un emozionante viaggio nell’Italia del Fascismo, delle leggi razziali, della paura, ma anche della speranza e della solidarietà. La storia vera di Elena Di Porto trae spunto dal libro Elena, La Matta di Piazza Giudia di Gaetano Petraglia, edito da La Giuntina, ma anche dalle memorie di Settimia Spizzichino, unica sopravvissuta al rastrellamento del Ghetto, dai racconti dello storico David Kertzer e dalle testimonianze di Giacomo De Benedetti.
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