“ORA D’ARIA” il nuovo singolo di MASSIMO CASTIONI
Pubblicato dall’etichetta
Terzo Millennio Records
Il nuovo singolo di Massimo Castioni, "Ora D'Aria", è un brano che parla della voglia di sfogarsi quando le cose non vanno nel verso giusto, quando cerchi dei perché, la causa o un colpevole e scopri infine che l'unico vero colpevole sei tu.
Con questo brano, Castioni vuole far capire l'importanza di ascoltarsi internamente, di imparare a volersi bene, di tirar fuori la grinta e il guerriero che c’è dentro ognuno di noi, senza andare alla ricerca di sostanze che possono alterare o peggiorare la nostra autostima, usando le nostre passioni come arma di difesa.
Massimo Castioni torna nella musica con "Ora d’aria", pubblicato dall’etichetta discografica Terzo Millennio Records da oggi disponibile in tutti i webstore.
L’artista Stefano Santoro propone in questi giorni un nuovo singolo dal titolo “Non si può”. Il brano, energico e deciso, mostra però tra le righe la profonda debolezza che la fine di una storia d’amore irrisolta può generare dentro ognuno di noi.
Il singolo racconta, infatti, di un vecchio amore finito che torna a tormentare la mente di un uomo nel presente, rischiando di compromettere la sua attuale relazione.
I ricordi del passato spesso rimangono indelebili nella mente e a volte ritornano. Certe relazioni, finite ma irrisolte, possono ripresentarsi nei pensieri, rischiando di danneggiare una nuova coppia consolidata, che però soffre di qualche sporadico momento di nostalgia da parte dell'uomo, che pensa: "…Stringo forte le mani a chi ora è con me...perdonerà se rivivo quei giorni e la mente è con te, nel riprendere un brivido perso nel tempo..."
E così l'attuale compagna si ritrova, almeno momentaneamente, a dover condividere mentalmente il suo amore con le ombre del passato. Tutto questo, chiaramente, è solo un ricordo e niente di più, ma quella passione non è del tutto svanita.
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“NON SI PUÒ” ritorna STEFANO SANTORO
in radio e in tutti i digital store
STEFANO SANTORO
Stefano Santoro nasce a Milano nel 1984. Sin da piccolo muove i suoi primi passi con la musica iniziando a suonare pianoforte e chitarra all'età di 6 anni. Molte sono state le sue influenze musicali, dai Pooh a Battisti, ai Beatles, Queen, Michael Jackson, Red Hot Chili Peppers fino ai Muse. Grande appassionato anche di cinema segue compositori come Ennio Morricone, John Carpenter e Hans Zimmer.
Inizia ad esibirsi molto presto grazie all'amico Mario Tessuto e a soli 16 anni canta periodicamente nello storico locale "Lisa dagli occhi Blu", avendo l'opportunità e la fortuna di poter condividere l'ambiente e il palcoscenico con artisti del calibro di Don Backy, Jimmy Fontana, Loredana Bertè e moltissimi altri.
Nel 2014 registra in un album tributo ai Pooh insieme a Red Canzian.
Inizia a creare molto presto, compone, arrangia i suoi brani e ne scrive i testi, e all'età di 13 anni fu uno dei pochi ad incidere un intero concept album registrandone tutti gli strumenti, dalle voci alle tastiere e pianoforte, chitarra elettrica e acustica fino a basso e batteria.
Quello che contraddistingue Stefano è la sua puntigliosa ricerca nella sperimentazione del suono, eseguendo lui stesso ogni parte musicale con ogni strumento, dando ai suoi dischi nel bene e nel male la sua totale impronta personale.
Ora è in fase di pre-produzione l'album "Infinito non è" in uscita nel 2020, disco che tratterà molto spesso il tema profondo dell'esistenza, con sfumature cariche ed eleganti che da sempre si porta con sé. La pubblicazione dell’album è anticipata dai singoli “Vivi” (novembre 2019), “Quando inizia un Amore” (gennaio 2020) e “Non si può” (aprile 2020).
I The Criminal Chaos tornano con il nuovo singolo, interpretando a loro modo la cover dell’indiscusso capolavoro e successo dei Pink Floyd “Another Brick in the Wall”. Dal 1979, anno in cui è uscito, il brano rimane uno dei più celebri ed entusiasmanti della storia della musica.
Il testo è denso di significati, alcuni anche molto nascosti. Si tratta di creazione e distruzione: ogni concetto espresso non è casuale. Le negazioni si annullano producendo un’affermazione che demolisce il vecchio per costruire il nuovo.
“Another Brick in the Wall” è un’opera incredibile ed è stata scelta dalla band per dare vita ad un’originalissima cover firmata The Criminal Chaos. La band, infatti, crea una nuova versione della canzone modificando alcuni suoni di strumenti utilizzati, generando così un forte senso di smarrimento.
“Another Brick in the Wall” racchiude una riflessione sul mondo dell’educazione, sui sentimenti e le emozioni dei ragazzi, sull’atteggiamento degli insegnanti che si sentono portatori del mondo dei valori che la scuola dovrebbe trasmettere.
Credits
Produced by Fulvio Ferrari and The Criminal Chaos
Mastered by Roberto Barillari
Mixed by Roberto Barillari, Fulvio Ferrari and The Criminal Chaos
Music and Vocal Arrangements, Keyboard programming by Fulvio Ferrari
Recording engineer Roberto Barillari @ Cambusa Wave – Reggio Emilia – Italy
Studio Assistant Nicolò Romani
Studio manager Giovanni Pigino
Pre-production by Giovanni Pigino and Roberto Barillari @ Criminal Chaos Studio – Felino PR - Italy
Art and design by The criminal Chaos
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“Another Brick in the Wall” interpretata da
THE CRIMINAL CHAOS
In radio e nei digital Store
Originaria di Parma, la band The Criminal Chaos è formata da Nik Bergogni (voce), Pablo Chittolini (basso), Helder Stefanini (batteria) e Mirco Caleffi in arte “Keffia” (chitarra), Ivan Chittolini (sonorità elettroniche). Il sound ha un forte impatto rock, caratterizzato dallo strumento musicale suonato, magico, sudato e ricercato.
Il debutto ufficiale dei The Criminal Chaos avviene con la pubblicazione del singolo “Smalltown Boy” - rivisitazione della celebre hit dei Bronski Beat.
La collaborazione con l’ingegnere del suono Roberto Barillari, grazie alla sua esperienza con importanti artisti (Lucio Dalla, Negramaro, Gianmaria Testa, Samuele Bersani, Stadio, Paolo Conte, Zucchero, Francesco Guccini), ha permesso ai The Criminal Chaos una forte crescita sonora e artistica.
Nel novembre 2019 viene pubblicato l’album “Surreal Reality”. Il disco, contenente sette brani, è prodotto in collaborazione con Fabrizio Grossi – produttore italoamericano dalle collaborazioni altisonanti con artisti del calibro di Steve Vai, Billy Gibbons/ZZ Top, Joe Bonamassa, Ice T, Dave Navarro, Steve Lukather e molti altri artisti della scena mondiale.
Durante le sessioni in studio, la band si è avvalsa anche della collaborazione di Fulvio Ferrari, arrangiatore e compositore, nonché tastierista di Luca Carboni, che ha contribuito alla composizione di armonie corali, creando un sound sognante e psichedelico. Il disco è stato mixato da Fabrizio Grossi nel suo studio di North Hollywood e masterizzato da Pete Doell all’Aftermaster Studios in California.
“Surreal Reality” è stato anticipato dall’uscita dei singoli con videoclip “Light Vibrations” e “Chemical Days”.
Redazione - Direttore: Gianluca Navarra - Capo redattore Roby Randelli - Redattori - Daniele Balestra, Simone Valenti, Roberta Del Buono, Valeria Romano, Renato Pesenti, Marilù Presta.
martedì 21 aprile 2020
EMERGENZA CORONA VIRUS MUSICISTI PAVESI PER IL POLICLINICO SAN MATTEO
La comunità dei musicisti pavesi, aderendo all’idea lanciata dai Nylon, ha deciso di creare un video collage di un brano che fosse un simbolo di
questa emergenza per sensibilizzare e promuovere le donazioni a favore dell’Istituto Ospedaliero San Matteo di Pavia.
La scelta del brano è ricaduta su “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, brano scelto anche durante i flash bob di questo periodo.
I musicisti pavesi hanno sposato la causa proposta dai Nylon con estremo entusiasmo anche se la realizzazione a lato pratico ha visto non poche
difficoltà: coordinare e reperire il materiale, registrarlo con mezzi casalinghi e produrre un risultato audio/video di qualità, ma la spinta
sociale del progetto non li ha fatto desistere e molte sono state le adesioni dai generi più disparati:
In collaborazione diretta con la struttura ospedaliera, i fondi raccolti andranno direttamente al San Matteo senza intermediazioni per garantire la
trasparenza e la completa assenza di uno scopo di lucro dell’iniziativa. Per sostenere dell’Istituto Ospedaliero San Matteo di Pavia con una
donazione a questo link: https://www.gofundme.com/f/ospedale-san-matteo-coronavirus/
I musicisti pavesi dichiarano: “confidiamo nella maggiore divulgazione possibile del video per cercare di raggiungere cifre importanti per ù
sostenere una realtà che fin dall’inizio dell’emergenza si è vista in prima linea per arginare la pandemia di Covid-19”.
Gli artisti sono a disposizione per interviste e precisazioni per permettere al progetto una copertura mediatica ottimale e raggiungere il maggior
numero di donazioni possibili.
Link video da condividere:
https://youtu.be/XBNBUBe7tFQ
https://www.facebook.com/nylonproject/videos/2858561434181185/
questa emergenza per sensibilizzare e promuovere le donazioni a favore dell’Istituto Ospedaliero San Matteo di Pavia.
La scelta del brano è ricaduta su “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, brano scelto anche durante i flash bob di questo periodo.
I musicisti pavesi hanno sposato la causa proposta dai Nylon con estremo entusiasmo anche se la realizzazione a lato pratico ha visto non poche
difficoltà: coordinare e reperire il materiale, registrarlo con mezzi casalinghi e produrre un risultato audio/video di qualità, ma la spinta
sociale del progetto non li ha fatto desistere e molte sono state le adesioni dai generi più disparati:
In collaborazione diretta con la struttura ospedaliera, i fondi raccolti andranno direttamente al San Matteo senza intermediazioni per garantire la
trasparenza e la completa assenza di uno scopo di lucro dell’iniziativa. Per sostenere dell’Istituto Ospedaliero San Matteo di Pavia con una
donazione a questo link: https://www.gofundme.com/f/ospedale-san-matteo-coronavirus/
I musicisti pavesi dichiarano: “confidiamo nella maggiore divulgazione possibile del video per cercare di raggiungere cifre importanti per ù
sostenere una realtà che fin dall’inizio dell’emergenza si è vista in prima linea per arginare la pandemia di Covid-19”.
Gli artisti sono a disposizione per interviste e precisazioni per permettere al progetto una copertura mediatica ottimale e raggiungere il maggior
numero di donazioni possibili.
Link video da condividere:
https://youtu.be/XBNBUBe7tFQ
https://www.facebook.com/nylonproject/videos/2858561434181185/
TEATRO ARISTON SANREMO #ALLECINQUEDELLASERA - UN PALCO VIRTUALE SUL SITO DEL TEATRO ARISTON DI SANREMO -
Quelli che stiamo vivendo non sono giorni facili, ed è superfluo dire che c'è molta preoccupazione
per cosa ci riserverà il futuro prossimo, però forse è proprio in questi momenti che abbiamo bisogno
di distrarci un po': non sappiamo se una risata seppellirà il virus, ma sicuramente male non ci farà...
E allora ecco che i Sanremezzi tornano in campo, sul palco del Teatro Ariston! Cioè, veramente
parliamo del palco virtuale, quello del sito ufficiale del teatro più famoso d'Italia. Approfittando del
tempo libero ritrovato obtorto collo, i Sanremezzi stanno mettendo on line il meglio (o forse il peggio!)
dei cinque spettacoli del Festival e mezzo, il tutto nella rubrica giornaliera on line
#allecinquedellasera .
E' un'imprudenza che sta commettendo il patron Walter Vacchino, che non sa cosa l'aspetta proprio
come avveniva quando invadevamo il suo teatro per più giorni corrompendo il personale per poter
fare tutto quello che era normalmente proibito in un teatro...
Chi se lo ricorda il Festival e mezzo? Parliamo della parodia del Festival di Sanremo rappresentata
prima al Casinò, nel 1991, e poi per quattro anni all'Ariston fino al 1995. Per aver assistito dal vivo
agli spettacoli bisogna avere quindi più di quarant'anni.
Il Festival e mezzo era uno spettacolo goliardico nel quale, tra l'altro, si prendevano di mira i problemi
cittadini che non erano poi così diversi da quelli di oggi.
I “Sanremezzi” sono in realtà un gruppo di ragazzi (almeno nell'animo) che in quegli anni, con l'ausilio
del Rotaract, diedero vita al Festival e mezzo con l'aiuto disinteressato di decine e decine di amici
che consentirono di metterlo in scena. Il nucleo storico che diede vita al Festival e mezzo era
composto da Alberto Asseretto, Luca Lombardi, Marco Lupi, Roberto Oliva, Fabrizio Rossi, Adriano
Battistotti, Alberto Guasco e la mascotte Andrea Lombardi, ma come già detto il Festival e mezzo
era poi il prodotto finale del lavoro di tantissimi amici e del loro entusiasmo.
Il risultato fu un successo inaspettato e dopo il primo spettacolo nel teatro del Casinò di Sanremo,
davanti a poco più di 400 persone, si rese necessario spostare lo spettacolo al Teatro Ariston: la
prevendita dei quasi duemila biglietti per lo spettacolo del venerdì 15 maggio del 1992 si esaurì in
tre ore e si dovette programmare una replica, non prevista, per il martedì successivo, con un nuovo
pienone. Fu l'inizio di un successo che accompagnò le successive edizioni, arrivando nel '94 e '95 a
tre serate consecutive con il teatro pieno.
Il pubblico, che sapeva di avere di fronte dei dilettanti spinti dalla passione e con finalità benefiche,
ci seguiva con affetto e ci perdonava qualche svarione o caduta di ritmo, e usciva dal teatro sempre
soddisfatto e con il sorriso sul volto. La controprova era che restava seduto in teatro per le quasi due
ore e mezza di durata dello spettacolo senza dare segni di sofferenza, nonostante i “devastanti”
balletti finali che mettevano a rischio l'incolumità dei ballerini e del pubblico stesso!
Chi avrà piacere di rivedere gli estratti di quel periodo, per noi glorioso, potrà ora farlo comodamente
da casa, ricordando sempre che parliamo di quasi trent'anni fa e quindi alcune cose, compresa la
satira politica, potranno sembrare oggi un po' scontate. In allora non era così, naturalmente.
Tutto il materiale del Festival e mezzo che per ragioni di spazio non sarà nella rubrica
#allecinquedellasera si potrà trovare successivamente sul sito Facebook dei Sanremezzi, dove
invitiamo anche per un saluto tutti gli amici che in quegli anni ci sono stati vicini e
hanno collaborato alla riuscita dello spettacolo: non potremo mai ringraziarli abbastanza.
Alberto Guasco
“Presidente” dei Sanremezzi...
P.S. non è vero che Walter non sapeva, ma faceva finta di non vedere: il teatro era tutto a nostra
disposizione, facevamo impazzire le maestranze che però diventavano complici, giravamo in tutti i
cunicoli possibili alla ricerca di materiale, ma nessuno ci ha mai sgridato... Questo e altro fu per noi
l'Ariston, in amicizia, appunto, come tutto il Festival e mezzo..
per cosa ci riserverà il futuro prossimo, però forse è proprio in questi momenti che abbiamo bisogno
di distrarci un po': non sappiamo se una risata seppellirà il virus, ma sicuramente male non ci farà...
E allora ecco che i Sanremezzi tornano in campo, sul palco del Teatro Ariston! Cioè, veramente
parliamo del palco virtuale, quello del sito ufficiale del teatro più famoso d'Italia. Approfittando del
tempo libero ritrovato obtorto collo, i Sanremezzi stanno mettendo on line il meglio (o forse il peggio!)
dei cinque spettacoli del Festival e mezzo, il tutto nella rubrica giornaliera on line
#allecinquedellasera .
E' un'imprudenza che sta commettendo il patron Walter Vacchino, che non sa cosa l'aspetta proprio
come avveniva quando invadevamo il suo teatro per più giorni corrompendo il personale per poter
fare tutto quello che era normalmente proibito in un teatro...
Chi se lo ricorda il Festival e mezzo? Parliamo della parodia del Festival di Sanremo rappresentata
prima al Casinò, nel 1991, e poi per quattro anni all'Ariston fino al 1995. Per aver assistito dal vivo
agli spettacoli bisogna avere quindi più di quarant'anni.
Il Festival e mezzo era uno spettacolo goliardico nel quale, tra l'altro, si prendevano di mira i problemi
cittadini che non erano poi così diversi da quelli di oggi.
I “Sanremezzi” sono in realtà un gruppo di ragazzi (almeno nell'animo) che in quegli anni, con l'ausilio
del Rotaract, diedero vita al Festival e mezzo con l'aiuto disinteressato di decine e decine di amici
che consentirono di metterlo in scena. Il nucleo storico che diede vita al Festival e mezzo era
composto da Alberto Asseretto, Luca Lombardi, Marco Lupi, Roberto Oliva, Fabrizio Rossi, Adriano
Battistotti, Alberto Guasco e la mascotte Andrea Lombardi, ma come già detto il Festival e mezzo
era poi il prodotto finale del lavoro di tantissimi amici e del loro entusiasmo.
Il risultato fu un successo inaspettato e dopo il primo spettacolo nel teatro del Casinò di Sanremo,
davanti a poco più di 400 persone, si rese necessario spostare lo spettacolo al Teatro Ariston: la
prevendita dei quasi duemila biglietti per lo spettacolo del venerdì 15 maggio del 1992 si esaurì in
tre ore e si dovette programmare una replica, non prevista, per il martedì successivo, con un nuovo
pienone. Fu l'inizio di un successo che accompagnò le successive edizioni, arrivando nel '94 e '95 a
tre serate consecutive con il teatro pieno.
Il pubblico, che sapeva di avere di fronte dei dilettanti spinti dalla passione e con finalità benefiche,
ci seguiva con affetto e ci perdonava qualche svarione o caduta di ritmo, e usciva dal teatro sempre
soddisfatto e con il sorriso sul volto. La controprova era che restava seduto in teatro per le quasi due
ore e mezza di durata dello spettacolo senza dare segni di sofferenza, nonostante i “devastanti”
balletti finali che mettevano a rischio l'incolumità dei ballerini e del pubblico stesso!
Chi avrà piacere di rivedere gli estratti di quel periodo, per noi glorioso, potrà ora farlo comodamente
da casa, ricordando sempre che parliamo di quasi trent'anni fa e quindi alcune cose, compresa la
satira politica, potranno sembrare oggi un po' scontate. In allora non era così, naturalmente.
Tutto il materiale del Festival e mezzo che per ragioni di spazio non sarà nella rubrica
#allecinquedellasera si potrà trovare successivamente sul sito Facebook dei Sanremezzi, dove
invitiamo anche per un saluto tutti gli amici che in quegli anni ci sono stati vicini e
hanno collaborato alla riuscita dello spettacolo: non potremo mai ringraziarli abbastanza.
Alberto Guasco
“Presidente” dei Sanremezzi...
P.S. non è vero che Walter non sapeva, ma faceva finta di non vedere: il teatro era tutto a nostra
disposizione, facevamo impazzire le maestranze che però diventavano complici, giravamo in tutti i
cunicoli possibili alla ricerca di materiale, ma nessuno ci ha mai sgridato... Questo e altro fu per noi
l'Ariston, in amicizia, appunto, come tutto il Festival e mezzo..
venerdì 10 aprile 2020
"DETTO FERRANTE ANGUIOSSOLA" IL POETA E LA MUSICA ED "HOTEL MONROE" LA ROCKBAND DI PARMA -
Dal 15 aprile in radio e nei digital store “IL FIORE DI VENEZIA” il nuovo singolo di detto FERRANTE ANGUISSOLA
“Il fiore di Venezia”, una ballata che racconta una storia d’amore nata nella cornice della splendida Piazza San Marco, nel periodo del Carnevale veneziano. Un fiore che non solo rappresenta la bellezza e l’amore, ma anche Venezia stessa, che fa emergere la poesia che è dentro ciascuno di noi.
Questa canzone d’amore è l’ultima della tracklist che compone il disco A occhi aperti, pubblicato dall’etichetta discografica Terzo Millennio.
L’album è disponibile in tutti i webstore nella versione digitale e con un CD a tiratura limitata acquistabile sul sito web:
www.terzomillenniorecords.com
Ferrante Anguissola (detto) è un Artista, un Poeta da scoprire: i brani dell’album “A occhi aperti” raccontano con garbata ed elegante ironia storie, aneddoti, viaggi e metafore. I testi e le musiche sono di Ferrante Anguissola esclusa “Il Dromedario e il Cammello”, il cui testo è tratto dal “Libro degli errori” ediz. 1964 di Gianni Rodari.
La produzione artistica è di Alessandro Boriani.
…a proposito di… detto FERRANTE ANGUISSOLA
“… Un disco a 88 anni… Detto Ferrante Anguissola il decano dei cantautori… Un disco intenso e insolito con ironia mitteleuropea… (Mario Luzzatto Fegiz – Corriere della Sera)
“… echi di filastrocche alla Branduardi, cronache di vite vissute dal sapore gaberiano, quadretti dal quotidiano di amori chissà quanto lontani, si rincorrono nel cd di Ferrante… ” (Enzo Gentile – il Sole 24 Ore)
“… Un disco artigianale di una bellezza cristallina dove la poesia sposa la nostra esistenza e l’ironia riesce a farci sopportare tutto con maggiore serenità. A coloro che hanno amato il cantautorato sincero, prodotto con passione, amore e grande qualità questo è un disco che non possono farsi sfuggire…” (Luca Paoli – Musicalmind.altervista.org)
“… Canzoni semplici, dall'approccio quasi naif, ma garbate, che ti ricordano quelle che sentivi da bambino in autostrada mentre andavi al mare. Piccole storie che toccano i grandi temi che sono forse più attuali ora che mai…” (Lorenzo Montefreddo - MusicMap)
detto Ferrante Anguissola nel web:
Facebook: https://www.facebook.com/ferrante.aanguissola
Instagram: https://www.instagram.com/ferranteanguissola/
HOTEL MONROE
Il brano “Under The Ash” a sostegno dell’emergenza Covid-19
A un anno di distanza dalla pubblicazione del disco “Corpi Fragili”, gli Hotel Monroe mettono in download gratuito dal proprio sito www.hotelmonroe.it la bonus track dell’album “Under The Ash”.
Non solo: vista l’emergenza in corso, sarà possibile offrire una libera offerta a sostegno dell’associazione “Il Cerchio” del ponte di via Libia a Bologna, in prima linea nell’emergenza Covid-19 fornendo pasti caldi a senza tetto e ragazzi in difficoltà.
Il brano, l’unico in lingua inglese dell’album, nasce dalla penna di Andrea Bertorelli (cantautore parmense) ed è colonna sonora del film “Sotto la cenere” di Lorenzo Bresolin.
Ascolta Corpi Fragili
Con questa crisi in atto è evidente che è giunto il momento di modificare le cose…
Abbiamo l’occasione e il dovere di cambiare visto il “sacrificio” di migliaia di persone che purtroppo hanno perso la vita in questi ultimi mesi.
Cambiamento di un sistema, si, ma partendo da noi stessi. Ognuno di noi ha questa forza e lo testimoniano i medici e gli infermieri che ogni giorno sono in prima linea in questa battaglia.
Come ci ha scritto qualche giorno fa l’autore del testo "Under The Ash", Andrea Bertorelli: “Come una brace che sembrava spenta ma che invece è ancora attiva, sotto la cenere”.
La rockband di Parma è ancora una volta in prima linea per dare un contributo per superare questo periodo così assurdo, a dimostrare, ancora una volta, che la musica non si ferma nonostante gli eventi, nonostante tutto!
Prodotto da Roberto Drovandi (Stadio) e pubblicato dall’etichetta Twins 104/Believe Digital, l’album “Corpi Fragili” è valso alla band diversi riconoscimenti: Miglior Band al Mirano Summer Festival 2018 grazie al singolo “L’ultima cosa che”; presentazione del singolo “Ho visto l’amore cambiare colore” a Casa Sanremo 2019; Miglior Band 2019 al Beer & Music Festival di Castegnato (Brescia).
“Il fiore di Venezia”, una ballata che racconta una storia d’amore nata nella cornice della splendida Piazza San Marco, nel periodo del Carnevale veneziano. Un fiore che non solo rappresenta la bellezza e l’amore, ma anche Venezia stessa, che fa emergere la poesia che è dentro ciascuno di noi.
Questa canzone d’amore è l’ultima della tracklist che compone il disco A occhi aperti, pubblicato dall’etichetta discografica Terzo Millennio.
L’album è disponibile in tutti i webstore nella versione digitale e con un CD a tiratura limitata acquistabile sul sito web:
www.terzomillenniorecords.com
Ferrante Anguissola (detto) è un Artista, un Poeta da scoprire: i brani dell’album “A occhi aperti” raccontano con garbata ed elegante ironia storie, aneddoti, viaggi e metafore. I testi e le musiche sono di Ferrante Anguissola esclusa “Il Dromedario e il Cammello”, il cui testo è tratto dal “Libro degli errori” ediz. 1964 di Gianni Rodari.
La produzione artistica è di Alessandro Boriani.
…a proposito di… detto FERRANTE ANGUISSOLA
“… Un disco a 88 anni… Detto Ferrante Anguissola il decano dei cantautori… Un disco intenso e insolito con ironia mitteleuropea… (Mario Luzzatto Fegiz – Corriere della Sera)
“… echi di filastrocche alla Branduardi, cronache di vite vissute dal sapore gaberiano, quadretti dal quotidiano di amori chissà quanto lontani, si rincorrono nel cd di Ferrante… ” (Enzo Gentile – il Sole 24 Ore)
“… Un disco artigianale di una bellezza cristallina dove la poesia sposa la nostra esistenza e l’ironia riesce a farci sopportare tutto con maggiore serenità. A coloro che hanno amato il cantautorato sincero, prodotto con passione, amore e grande qualità questo è un disco che non possono farsi sfuggire…” (Luca Paoli – Musicalmind.altervista.org)
“… Canzoni semplici, dall'approccio quasi naif, ma garbate, che ti ricordano quelle che sentivi da bambino in autostrada mentre andavi al mare. Piccole storie che toccano i grandi temi che sono forse più attuali ora che mai…” (Lorenzo Montefreddo - MusicMap)
detto Ferrante Anguissola nel web:
Facebook: https://www.facebook.com/ferrante.aanguissola
Instagram: https://www.instagram.com/ferranteanguissola/
HOTEL MONROE
Il brano “Under The Ash” a sostegno dell’emergenza Covid-19
A un anno di distanza dalla pubblicazione del disco “Corpi Fragili”, gli Hotel Monroe mettono in download gratuito dal proprio sito www.hotelmonroe.it la bonus track dell’album “Under The Ash”.
Non solo: vista l’emergenza in corso, sarà possibile offrire una libera offerta a sostegno dell’associazione “Il Cerchio” del ponte di via Libia a Bologna, in prima linea nell’emergenza Covid-19 fornendo pasti caldi a senza tetto e ragazzi in difficoltà.
Il brano, l’unico in lingua inglese dell’album, nasce dalla penna di Andrea Bertorelli (cantautore parmense) ed è colonna sonora del film “Sotto la cenere” di Lorenzo Bresolin.
Ascolta Corpi Fragili
Con questa crisi in atto è evidente che è giunto il momento di modificare le cose…
Abbiamo l’occasione e il dovere di cambiare visto il “sacrificio” di migliaia di persone che purtroppo hanno perso la vita in questi ultimi mesi.
Cambiamento di un sistema, si, ma partendo da noi stessi. Ognuno di noi ha questa forza e lo testimoniano i medici e gli infermieri che ogni giorno sono in prima linea in questa battaglia.
Come ci ha scritto qualche giorno fa l’autore del testo "Under The Ash", Andrea Bertorelli: “Come una brace che sembrava spenta ma che invece è ancora attiva, sotto la cenere”.
La rockband di Parma è ancora una volta in prima linea per dare un contributo per superare questo periodo così assurdo, a dimostrare, ancora una volta, che la musica non si ferma nonostante gli eventi, nonostante tutto!
Prodotto da Roberto Drovandi (Stadio) e pubblicato dall’etichetta Twins 104/Believe Digital, l’album “Corpi Fragili” è valso alla band diversi riconoscimenti: Miglior Band al Mirano Summer Festival 2018 grazie al singolo “L’ultima cosa che”; presentazione del singolo “Ho visto l’amore cambiare colore” a Casa Sanremo 2019; Miglior Band 2019 al Beer & Music Festival di Castegnato (Brescia).
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