lunedì 28 dicembre 2020

ROCK TARGATO ITALIA 1987-92

 



Rock Targato Italia 1987 – 1992

 

Questa storia inizia negli anni ’80. Certo, anche prima di allora nella musica italiana erano successe molte cose fuori dagli schemi: c’era stata una delle scene prog più fervide a livello mondiale, c’erano stati i primi vagiti punk, c’erano state le avanguardie, il teatro canzone e un pugno di cantautori che avevano inconsapevolmente già le stimmate della rockstar. Però è negli anni ’80 che, grazie a una serie di esplosioni apparentemente slegate fra loro, inizia a prendere forma l’idea del rock alternativo italiano così come l’abbiamo vissuto e conosciuto.

 

L’esplosione più evidente parte ovviamente da Firenze dove alcuni manipoli di ragazzi folgorati dalla new-wave inglese, dal dark e dal rock americano iniziano a sperimentare strade nuove per far sposare quelle sonorità con la tradizione della miglior canzone d’autore nostrana. Nascono così i Diaframma, i Moda, i Neon e i Litfiba e tutte le realtà lanciate dalla IRA Records.

 

La seconda esplosione vitale avviene più a nord: a Berlino, dove due ragazzi reggiani s’incontrano per caso in una serata anonima e decidono di ripercorrere il Brennero a ritroso per ritornare a casa e sconvolgere le regole del punk dando vita ai CCCP: un’esperienza musicale unica che apre però la strada anche a tutto il movimento post-punk emiliano, dagli Ustmamò ai Disciplinatha.

 

Accanto a queste grandi esplosioni se ne susseguono altre come il movimento dei centri sociali torinesi dove iniziano a farsi le ossa alcuni dei personaggi chiave del decennio successivo e si cominciano a contaminare sonorità di ogni parte del mondo (dal rap alla musica etnica), oppure le posse, destinate ad avere grande rilevanza principalmente nel centro-sud ma in realtà attive lungo gran parte dello stivale e capaci di concentrare fortissime energie creative. Nel frattempo nelle Marche i Gang iniziano a miscelare punk, folk e impegno sociale mentre in Sicilia i Denovo pongono le basi per il rinnovo della sempre fertile scena catanese, tanto per fare solo qualche altro nome particolarmente significativo.

 

E Milano? Milano ovviamente non fa eccezione e si prepara a diventare uno dei fulcri creativi del movimento: fra le sale prove del capoluogo lombardo nasce la Vox Pop e iniziano a muovere i primi passi artisti come gli Afterhours, i Ritmo Tribale, gli Underground Life o i futuri La Crus, mentre prendono vita i primi locali rock dedicati alla musica live e sul palco del Magia si mischiano teatro canzone e sperimentazioni rock ospitando, per esempio, le prime esibizioni degli Elio E Le Storie Tese.

 

È in questo contesto e per l’esigenza di provare a dare una sorta di coordinamento a tutte queste energie che nel 1987 Francesco Caprini e Franco Sainini danno vita a Rock Targato Italia. Un festival che già l’anno successivo, per la curiosità di andare a scovare sempre nuovi talenti, si evolve in concorso con una prima edizione vinta da dei giovanissimi bresciani: i Timoria.

 

Gli anni ’80 però finiscono ben presto. Nel 1990 Ringo De Palma, fino a un paio d’anni prima batterista dei Litfiba, lascia questo mondo proprio poco dopo aver ultimato le registrazioni delle parti di batteria di quello che è destinato ad essere l’ultimo album dei CCCP ma anche la scintilla primordiale di qualcos’altro. Nello stesso anno Vasco Rossi calca per la prima volta il palco di San Siro e Ligabue esordisce sbancando il Festivalbar: due eventi che danno vigore anche a un rock italiano più improntato al mainstream e che aprono le porte delle grandi radio anche ad altri.

 
 

Tracklist:

  • Litfiba – Cafè, Mexcal e Rosita (1987)
  • Moda – America (1987)
  • CCCP – Tu menti (1987)
  • Diaframma – Caldo (1988)
  • Denovo – Ma che idea (1988)
  • Franco Battiato – E ti vengo a cercare (1988)
  • Vasco Rossi – Liberi… liberi (1989)
  • Eugenio Finardi – Vil Coyote (1989)
  • Elio e Le Storie Tese – Cara ti amo (1989)
  • Afterhours – How we divide our souls (1990)
  • Ustmamò – Vietato vietato (1991)
  • Africa Unite – Politics (1991)
  • Gang – Bandito senza tempo (1991)
  • Timoria – L’uomo che ride (1991)
  • Mau Mau – Mostafaj (1992)
  • Rats – Fuoritempo (1992)

 

  • Apnea – Poco prima di dormire (da Rock Targato Italia 2020)
  • VRF Project – C’eravamo tanto amati (da Rock Targato Italia 2020)
  • La Stazione dei pensieri – Arrivi tu (Da Rock Targato Italia 2020)


 

Presentazione brani Rock Targato Italia 2020:

 

Apnea – Poco prima di dormire

Da Pesaro, un susseguirsi di ricordi, confidenze e desiderio di rinascita si intrecciano all’interno di una canzone sincera ed elettrica in pieno stile rock d’autore.

 

VRF Project – C’eravamo tanto amati

La fine di un matrimonio e la rovina di un uomo vengono raccontate in modo ironico attraverso una marcetta sghemba che, da Bari, prova a riabbracciare la tradizione del teatro canzone più pungente.

 

La Stazione dei pensieri – Arrivi tu

Fra chitarre rock, melodie genuinamente pop e aperture orchestrali, arriva da Milano una canzone d’amore ombrosa e immediata dal buon potenziale radiofonico.



I TEATRI DI TUTTA ITALIA, GLI ARTISTI, I MESTIERANTI, ATTRAVERSANO DA TEMPO UNA PARTICOLARE SITUAZIONE LAVORATIVA - IL PICCOLO TEATRO DI MILANO HA UN NUOVO DIRETTORE CHE HA RIASSUNTO IN UNA SUA PRESENTAZIONE I SENTIMENTI DI TUTTI -

 


Auguri dal Piccolo Teatro di Milano

Care amiche, cari amici,
         a nome di tutto il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, eccomi a rivolgervi con grande emozione il mio primo saluto nelle nuove vesti di direttore di questo importante teatro – meglio: di questa piccola/grande e preziosa comunità artistica e culturale. Un saluto che – unendosi ad un sincero ringraziamento a chi mi ha preceduto alla guida dell’Istituzione, a cominciare da Sergio Escobar, per averci consegnato una realtà così ricca e vivace – visto il tempo dell’anno in cui ci troviamo si declina immediatamente in augurio per le imminenti festività e per l’anno che verrà. Il 2020 ormai avviato a conclusione è stato un anno difficile per noi tutte e tutti – inconcepibile e inaudito. Un anno tramato di dolore, fisico e morale, e di smarrimento. Un anno che ha radicalmente cambiato le regole del gioco, il rapporto con la realtà, la percezione del tempo e dello spazio, la relazione tra il dentro e il fuori, tra la sfera pubblica e quella privata. Un anno che ci ha restituito duramente alla consapevolezza della nostra disarmata fragilità. Senza illuderci di poter mai cancellare lo sgomento di questi ultimi mesi (operazione non solo impossibile, ma profondamente ingiusta e, in fondo, inumana) e rispettando lo strazio ineffabile di molte e molti di noi – troppe e troppi –,  al di là dei clamori e delle contraddizioni della cronaca dobbiamo riconoscere che il 2020 ci ha pure restituito un’esatta misura della forza e dell’importanza dei valori che hanno fondato e fondano il nostro vivere insieme, la necessità di una doverosa cura della vita in ogni sua forma, forse una più matura cognizione della funzione della ricerca, della cultura e dell’arte in seno alla nostra società. Ed è proprio da queste ultime sofferte conquiste che dobbiamo probabilmente ripartire – non per superare, come si diceva, uno scacco insuperabile, ma per sforzarsi, quanto meno, di dare un senso al vuoto di senso che ci ha travolte e travolti. Per pensare il nostro futuro. Ecco, nelle strane festività che ci troveremo a vivere – sospese, più intime  e appartate –, esattamente in questa direzione vanno i nostri voti: per un domani nuovo e non immemore, ma responsabile e fidente.
Come l’intero pianeta, il teatro tutto e il nostro teatro hanno patito il trauma dei giorni che ci sono stati dati in sorte e, insieme al destabilizzante disorientamento che ci ha procurato, il passaggio ci è servito pure per cominciare a fare i conti con le debolezze e le storture del nostro sistema e per rimettere a fuoco le finalità del nostro operare. In un simile contesto, ci tengo e ci teniamo, dunque, in primo luogo, a ringraziare le amiche spettatrici e gli amici spettatori che in questo momento di difficoltà ci hanno testimoniato la loro vicinanza, esprimendoci in vario modo la loro solidarietà e supportandoci spesso anche materialmente con la rinuncia al rimborso dei biglietti. Ugualmente doveroso il ringraziamento ai membri della Fondazione, agli sponsor e a tutte e tutti coloro che a vario titolo ci sostengono: nonostante la crisi del momento non si sono, infatti, sottratte e sottratti ai loro impegni, riconoscendo la funzione pubblica delle nostre azioni. A tutte e a tutti, quindi, il nostro grazie più sincero.
L’emergenza è ancora in corso e – ahinoi – tante sono ancore le incertezze che riguardano il nostro futuro, a partire dalla data di riapertura dei teatri. Facendoci carico della parte di responsabilità che ci compete nella tutela del bene comune, rimandiamo dunque ad un momento più propizio l’incontro con voi tutte e tutti, e intanto lavoriamo per costruire i progetti dei mesi che verranno. Poiché lo scorso luglio era stato annunciato il calendario dell’attività del Piccolo Teatro soltanto fino a dicembre, allegando per la seconda parte di stagione solo un sintetico catalogo di titoli in programma, a mo’ di buon auspicio per l’imminente 2021 aggiungo in margine a quanto scritto finora che proprio in queste ore stiamo attendendo alla pubblicazione on line sul nostro sito del calendario delle nostre proposte per i prossimi mesi di gennaio-febbraio, sempre ovviamente qualora sia possibile il riavvio delle attività. Costruito sulla base degli impegni assunti dal teatro nei mesi passati – già adeguati agli aggiustamenti resisi necessari in questi giorni con la sospensione della programmazione di spettacoli a partire dal 26 ottobre scorso –, il calendario di questo spicchio di stagione che andiamo a pubblicare diventerà ovviamente operativo ed effettivamente fruibile – e corrisponderà ad una reale presentazione di spettacoli – solo se e quando l’evoluzione della pandemia renderà possibile la riapertura delle sale. Benché i teatri restino chiusi, la condivisione dei programmi ci sembrava però sin d’ora un gesto concreto di comunione e di fiducia per tenere aperto e vivo il dialogo con voi. Almeno per il momento si tratta di una semplice apertura virtuale, per darvi modo di esplorare e meglio conoscere idealmente quello che per ora resta un campo di pure possibilità; ma tenace è la speranza di poterci ritrovare presto a teatro per partecipare insieme agli spettacoli che per ora ci limitiamo ad annunciare.
Prima di prendere congedo da voi, sempre a nome del Piccolo Teatro tutto, vorrei e vorremmo indirizzarvi un dono. «La vera felicità del dono», scriveva Adorno, «è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza». In questi giorni abbiamo cercato di fare esercizio di memoria, ci siamo concentrati a pensarvi, o per lo meno ci abbiamo provato, e abbiamo condiviso il nostro pensiero con alcune artiste ed artisti vicini al nostro teatro. La scelta, alla fine, è caduta sul donarvi alcune “storie” – un piccolo e prezioso bagaglio di esperienze da custodire come talismani, un omaggio sentito al potere delle parole. In questi mesi di forzata inattività dei teatri, le avventure on line si sono moltiplicate. Certo la rete non potrà mai surrogare quel rapporto “dal vivo” su cui si fonda l’esperienza teatrale, ma per approssimazione ce ne può restituire un senso e un valore (benché dimidiati), ne può alimentare il desiderio… Per il nostro dono ci siamo quindi rivolti allo spazio della rete, cuore pulsante di una comunità certo virtuale, ma pur sempre comunità, puntando alla voce: quella strana presenza così immateriale e così fisica ad un tempo, capace di accarezzarci o sferzarci col suo flatus. A partire dal 24 dicembre Sonia Bergamasco, Roberto Latini, Federica Fracassi, Francesco Petruzzelli, Catherine Bertoni e Sebastian Luque Herrera daranno così voce sui nostri canali ad alcuni racconti – sguardi sulla realtà e mappe per il domani che ci aspetta. I podcast resteranno fruibili sui nostri canali fino al 6 gennaio. Un piccolo gesto per ricordarvi che ci siamo, che pensiamo a voi e che con voi ci vogliamo impegnare, al possibile, per cambiare insieme, a piccoli passi, il mondo.
Arrivederci (e a risentirci) presto, dunque!

Claudio Longhi
e il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

mercoledì 18 novembre 2020

Il Teatro di Bergamo www.donizetti.org/tv - il teatro da guardare - a casa come in prima fila - webTV -

 La Web TV dedicata a Gaetano Donizetti è un'idea pregevole per quanti non potendo uscire da casa, non rinunciano alla cultura, all'arte.

In attesa di visitare il Teatro Donizetti di Bergamo di recente restaurato, negli ultimi 3 anni, nonostante la grave pandemia Covid 19 in corso, gli abbonati della webTV, hanno occasione di vedere in anteprima la speciale visita guidata che si potra' fare non appena il teatro verrà riapeto al pubblico.

Il progetto è stato reso possibile da Fondazione TIM che, con il suo fondamentale contributo, ha deciso di sostenere la diffusione della cultura della musica classica e della figura di Gaetano Donizetti dalla sua città natale a tutta Italia, con l'obiettivo di favorire la più larga partecipazione alla vita culturale e musicale del nostro Paese.

Questa collaborazione nasce dalla condivisione  dello spirito di innovazione, dall'impegno e dalla responsabilità verso la comunità di TIM per un'Italia sempre più colta, digitale, innovativa e competitiva.

Nell'abbonamento alla WeeTV sono compresi lo streaming integrale delle opere Bellisario e Le nozze in via, tre visite alle prove in compagnia di Alberto Mattioli, le interviste ai protagonisti e una sorpresaspeciale  a cura di Francesco Micheli e di altri amici.

Infine, per tutti, la trasmissione in chiaro di Marino Faliero per festeggiare la prima opera al Teatro 

Donizetti.

Gaetano Domenico Maria Donizetti è uno tra i più celebri compositori operisti italiani dell'Ottocento.

Nasce a Bergamo da una famiglia umile e molto povera. Il padre era guardiano al Monte dei Pegni e la madre una tessitrice.

Sia lui, che il fratello Giuseppe, per il loro indiscutibile talento furono ammessi a frequentare le "lezionicaritatevoli" di musica tenute da Giovanni Simone, Mayr, Francesco Salari e Antonio Gonzales.

La lunga carriera di Donizetti annovera nel 1830 un successo senza precedenti, con l'Anna Bolena, scritta in soli trenta giorni per il "Teatro Carcano di Milano", che lo portò al successo internazionale, mostrando una piena maturità artistica.

Si alternarono per l'artista successi ed insuccessi, ed una piccola faida con Vincenzo Bellini.

Vincenzo Bellini non stimava Donizetti.

Donizetti di contro ammirò sempre la musica di Bellini, arrivando a comporre alla morte dell'artistacatanese una "Messa di Requiem".

Il Teatro di Bergamo e la Web Tv vi aspettano per introdurvi nel mondo artistico di una compositore che ha vissuto il suo tempo tra alti e bassi, comprese le vicende familiari sofferte. Vicende che non gli hanno impedito di realizzare grandi opere.


WWW.DONIZETTI.ORG/TV


ARISTON DI SANREMO - "IO RESTO IN SALA" -

 




L’Ariston di Sanremo partecipa al PROGETTO #iorestoinsala


questo progetto per dare un segnale alla propria clientela, sperando al più presto di 

                                                  accoglierla di

persona nelle nostre sale, con tutte le precauzioni dovute, gli amici cinefili.


Nella nostra nuova programmazione sono stati inseriti 3 nuovi film:








“GLI ANNI AMARI” – “LETIZIA BATTAGLIA – SHOOTING THE MAFIA” –“I CINQUE 


LIONNI”


PROGRAMMAZIONE -DAL 19/11/2020 al 25/11/2020


Alla Sala Virtuale Roof 1 verrà trasmesso il film COSA SARA’..al prezzo di € 7,90


Alla Sala Virtuale Roof 2 verrà trasmesso il film IL GRANDE PASSO al prezzo di €

7,90


Alla Sala Virtuale Roof 2 verrà trasmesso il film GLI ANNI AMARI al prezzo di € 6,90


Alla Sala Virtuale Roof 3 verrà trasmesso il film I AM GRETA – una forza della natura

al prezzo di € 7,99


DAL 20/11/2020


Alla Sala Virtuale Roof 3 verrà trasmesso il film LETIZIA BATTAGLIA – shooting the

mafia al prezzo di € 6,90


Alla Sala Virtuale Roof 4 verrà trasmesso il film I CINQUE LIONNI al prezzo

di € 3,00




Per informazioni vai sul sito www.aristonsanremo.com

Ringraziando per la collaborazione porgiamo i nostri cordiali saluti


Ariston srl

giovedì 5 novembre 2020

INNO DELLA PETTEGOLA - Dario Gay feat. Mauro "Plati" Coruzzi VIDEO UFFIC...


Dario Gay Esordisce nel 1982, al concorso per artisti emergenti "Il Talentiere" (ex "Festival degli sconosciuti"), dove viene notato dai due organizzatori Rita Pavone e Teddy Reno, che lo invitano ad esibirsi al loro tour invernale[1]. La collaborazione con la Pavone continuò anche in seguito, e nel 1990 Dario collaborò con lei nel pezzo Gemma, inserito nel disco Gemma e le altre.

Nel 1985 vince il Premio Rino Gaetano con il brano Oh Dolores!. In quest'occasione inizia la sua collaborazione con Enrico Ruggeri, per il quale scrisse Le luci della sera inserita nell'album La parola ai testimoni.

Nel 1988 esce il suo primo album Nella vita di un artista c'è sempre un disco che ha per titolo il suo nome, scritto insieme a Ruggeri. Al suo interno si trovano Dammi un'emozione, finalista al Festivalbar 1989, e Diamante. Nello stesso anno vince il premio della critica al Premio Rino Gaetano.

Partecipa al Festival di Sanremo 1990 nella sezione Nuove Proposte, arrivando in finale con la canzone Noi che non diciamo mai mai. L'anno seguente è nuovamente in concorso al Festival di Sanremo nella stessa sezione con Sorelle d'Italia. Il testo della canzone, che parla di camionisti, prostitute e viados, provoca scandalo, ma viene apprezzato dalla critica nonostante la sua eliminazione dalla finale. Nello stesso anno esce il secondo album Nonsoloamore, sempre scritto a quattro mani con Enrico Ruggeri.
Dopo alcuni anni passati a comporre canzoni per altri artisti (fra cui la Pavone, Milva e gli O.R.O.), nel 1995 pubblica il CD singolo Basta con le favole. Il disco, scritto per la prima volta interamente da lui, è patrocinato da "Fonopoli" di Renato Zero.

Dopo sei anni, nel 2001, esce Domani è primavera, che contiene la canzone omonima, inno ufficiale del Gay Pride di quell'anno: Dario fa coming out dichiarandosi pubblicamente omosessuale, riprendendo il suo vero cognome "Gay", fino allora trasformato in "Gai" per volontà dei suoi discografici che temevano equivoci di interpretazione.

Nel 2002 partecipa all'Europride Song Contest di Colonia con il brano Le nuvole, cantato in coppia con La Cristiana, cantante e nota esponente militante transgender, classificandosi terzo.

Nel 2005 esce il CD singolo Ti sposerò, che visto il contenuto (dichiarazione d'amore di un uomo ad un altro uomo) viene immediatamente associato alla manifestazione "PACS day", che si è tenuta a Roma il 21 maggio 2005. In quell'occasione, Dario celebra assieme a numerose altre coppie un simbolico PACS con il suo compagno Marco. Il singolo contiene anche la versione remix dello stesso brano ed Il muro, il cui testo è una sorta di dialogo tra un eterosessuale ed un gay.

Nel 2010 esce un doppio CD dal titolo Ognuno ha tanta storia. Dario Gay pesca a piene mani dai suoi precedenti lavori, ritrovando una Diamante che chiudeva il suo primo album così come l'inno Sorelle d'Italia, qui raccontato con la Banda Osiris, arrivando ad attualizzare altre due gemme del lavoro d'esordio che risale al 1988 come Resta un Valzer insieme ad Andrea Mirò e Amedeo Bianchi e Il Viaggiatore scritta allora e interpretata oggi con Enrico Ruggeri. Nato fra Roma e MilanoOgnuno ha tanta storia è denso di collaborazioni nate dalle amicizie. Capita con Aida CooperLibero in coppia con Milva e scritta per un progetto della cantante ai tempi di Milva canta MeriniIl clown con l'apporto de I CentoLontano Lontano di Luigi Tenco uscita dalla collaborazione con Massimo PrivieroUna inutile preghiera scritta e cantata con Giovanni NutiQuesto cielo è mio con l'impreziosimento del Sunshine Gospel Choir di Torino. Menzione speciale merita Domani è primavera, riproposta in questo album in duetto con una smagliante Rita Pavone, che rompe eccezionalmente il suo silenzio che dura da ormai sei anni per registrare con Dario questo brano coinvolgente e intenso, dal quale è stato tratto anche un videoclip per la regia di Paolo Cirelli e la post-produzione di Lorena Asaro. Nel 2012 debutta come attore nel recital D(i)ario Gay: ognuno ha tanta storia, ispirato all'album omonimo, scritto in collaborazione con Enrico Ruggeri e Luca Bonaffini con la regia dello stesso Bonaffini.

Nel 2015 esce su etichetta Collezione di Musica, il singolo Libero versione in francese in coppia con il mezzo soprano giapponese Akiko Kozato.

Il 12 maggio 2016 pubblica un nuovo album: Ufficialmente Liberi Tutti.

Dopo collaborazioni artistiche negli anni, fatti di ricerca di nuovi suoni musicali ed artistici a novembre 2020 pubblica l'Inno alla pettegola - con Mauro Coruzzi in arte "Platinette".

L'inizio di un rinnovato  percorso artistico al passo con i tempi. Una fusione tra vecchio e nuovo, tra artisti affermati del teatro, della televisione, e dello sport.

Bentornato Dario Gay. 

mercoledì 4 novembre 2020

Viola Valentino - Ti amo troppo - (Official Video)


Viola Valentino, pseudonimo di Virginia Maria Minnetti (Canzo1º luglio 1949, è una cantanteattrice ed ex modella italiana.

Dopo alcune esperienze nel campo della musica e della moda, raggiunge la notorietà nel 1979 con il singolo Comprami, disco che in pochi mesi vende mezzo milione di copie. Il successo prosegue con i singoli Sei una bombaSera coi fiocchi (1980) e Giorno popolare (1981), e raggiunge il culmine con il lancio del brano Sola, tratto dal film Delitto sull'autostrada, a cui partecipa in qualità di attrice al fianco di Tomas Milian. Nello stesso anno partecipa anche al Festival di Sanremo con Romantici, altro brano di grande riscontro commerciale (400 000 copie vendute); l'esperienza sanremese si ripete anche nel 1983, ma stavolta senza troppa fortuna.

Dalla seconda metà degli anni ottanta, in seguito ad alcuni insuccessi, la cantante dirada la propria attività discografica, pur continuando a produrre nuovi singoli e album, dove abbandona il caratteristico timbro sussurrato delle prime incisioni in favore del suo naturale timbro da contralto. Per lei hanno scritto - tra gli altri - Gianni BellaAlberto CameriniGrazia Di MicheleMaurizio FabrizioDario GayBruno LauziMario LavezziMogolOscar PrudenteScialpiVincenzo SpampinatoCristiano MalgioglioPaolo LimitiGiovanna e lo stesso Riccardo Fogli, col quale è stata sposata dagli anni settanta sino alla separazione avvenuta nei primi anni novanta.


Nel 1968 esce Dixie, il suo primo 45 giri inciso con il nome di Virginia e la produzione di Gino Paoli; dopo la formazione del duo Renzo & Virginia, insieme all'allora marito Riccardo Fogli (con cui ha pubblicato nel giugno del 1970 il singolo Zan zan/I 10 comandamenti dell'amore), si dedica all'attività di fotomodella.Nei primi anni settanta appare sui rotocalchi a causa della nota e discussa storia extra-coniugale di Riccardo Fogli con Patty Pravo, relazione durata solamente alcuni mesi, a cui segue comunque una riconciliazione della coppia.

Alcuni anni dopo viene notata dal produttore Giancarlo Lucariello, all'epoca agente - fra l'altro - dei Pooh, grazie al quale nel 1978 partecipa alla realizzazione dell'unico album dei Fantasy, gruppo formato da Tony Cicco dopo lo scioglimento della Formula 3 e una breve parentesi di quest'ultimo come solista. Oltre a Tony Cicco (batteria, tastiere), del gruppo fanno parte anche Danilo Vaona (voce e pianoforte) e Luigi Lopez (chitarra, nonché autore insieme a Carla Vistarini, sorella di Mita Medici). L'album in questione, prodotto da Lucariello, s'intitola Uno e contiene il successo Cantando, la cui voce principale è proprio quella di Viola Valentino.

La vera popolarità arriva però nel 1979, quando incide su etichetta Paradiso la canzone Comprami, utilizzando per la prima volta il nome d'arte di Viola Valentino. Il produttore Lucariello ritaglia per lei un'immagine sexy ma al contempo dolce e raffinata, rivelatasi vincente, così come l'impostazione vocale, sussurrata, che diviene il carattere più riconoscibile del suo stile. Comprami, scritta da Cristiano Minellono e Renato Brioschi, arrangiata da Danilo Vaona, ottiene uno straordinario successo, arrivando al terzo posto della hit-parade  con oltre mezzo milione di copie vendute in Italia e in Spagna, ed è destinata a rimanere la sua canzone più conosciuta. Il testo, all'epoca assai contestato soprattutto dal mondo femminista, in quanto erroneamente inteso come un inno alla prostituzione, parla in realtà di una donna che sì, si vende, ma non per denaro, bensì per un approccio maschile più romantico, fatto per l'appunto di gesti, parole, poesie.

Gli anni ottanta

Nell'estate del 1980 esce il suo secondo singolo, Sei una bomba - scritta da Guido Morra, Riccardo Fogli e Renato Brioschi - che Viola presenta anche al Festivalbar e al Cantagiro: il pezzo ottiene un buon successo discografico, pur non riuscendo a bissare il grande exploit di Comprami. Sarà comunque piazzato in vari paesi esteri, come la Russia. Nell'autunno dello stesso anno viene pubblicato il suo primo album, Cinema,supportato da un nuovo singolo, Anche noi facciamo pace, scritto da Guido Morra, Riccardo Fogli e Maurizio Fabrizio e presentato alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia. Un buon successo ottiene anche Sera coi fiocchi, scritta da Amerigo Paolo Cassella, Riccardo Fogli e Maurizio Fabrizio, in quanto sigla finale del programma televisivo Domenica in della stagione 1980/1981. Nell'estate del 1981 esce Giorno popolare, brano con cui Viola arriva in finale al concorso Vota la voce. Nello stesso periodo, appare anche in ben due copertine dell'edizione italiana del noto mensile Playboy. Nel 1982 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo col brano Romantici, scritta da Guido Morra e Maurizio Fabrizio, che giunge in finale: il singolo ottiene un notevole successo, totalizzando circa 400 000 copie vendute.

Subito dopo esce anche il suo secondo album-raccolta In primo piano, che comprende brani inediti, unitamente ad altre canzoni già pubblicate su singolo.[6] Nello stesso anno, al culmine del suo successo, affianca Tomas Milian nel film Delitto sull'autostrada diretto da Bruno Corbucci, lanciando anche Sola, canzone scritta da Vincenzo Spampinato e Maurizio Fabrizio e inserita nella rispettiva colonna sonora: il brano entra in classifica, diventando un altro dei suoi grandi successi. Trent'anni dopo, il testo della canzone verrà parzialmente riscritto per lo spot del programma televisivo Vendo casa disperatamente. Nel 1983 torna al Festival di Sanremo con Arriva arriva, scritta da Vincenzo Spampinato e Maurizio Fabrizio, e che si classifica terzultima, sebbene la classifica popolare espressa attraverso le schedine Totip veda la Valentino al 6º posto. Nello stesso anno partecipa a un altro film, Due strani papà (1983), con Pippo Franco e Franco Califano. L'anno dopo si classifica seconda a Un disco per l'estate 1984 col brano Verso Sud, scritta sempre da Spampinato e Fabrizio, piazzamento ottenuto anche l'anno successivo con Addio amor, scritta da Guido Morra, Laurex e Salvatore Fabrizio e inserita nell'EP L'angelo (1985).

Nel 1986 la cantante è costretta a rinunciare a una nuova partecipazione al Festival di Sanremo con Amore stella, scritta da Guido Morra e Maurizio Fabrizio appositamente per lei, ma che in extremis viene invece affidata a Donatella Rettore su imposizione della sua etichetta discografica di allora. Viola Valentino riceve in cambio la possibilità di partecipare al Festivalbar con Il posto della luna, di Guido Morra e Laurex, canzone che ottiene un discreto successo. Nello stesso anno, partecipa assieme a Fabrizia Carminati e Pamela Prati, al film per la televisione Le volpi della notte, ispirato alla serie Charlie's Angels. Al singolo Devi ritornare (1987), segue un silenzio discografico di alcuni anni, interrotto nel 1991 dall'uscita di Un angelo dal cielo, raccolta di tutti i successi di Viola Valentino, più due inediti: Un angelo dal cielo e Quasi mezzanotte, pubblicati anche come singolo.

Gli anni novanta

Nel 1992 suscita un certo clamore la sofferta separazione dal marito Riccardo Fogli, con il quale si era sposata vent'anni prima.[11] In seguito a questa vicenda, Viola registra il singolo Me marito se n'è ito, ironica rivisitazione della ben nota canzone El meneaito. Nel 1994, incide dopo molti anni il nuovo album Esisto, pubblicato da Dischi Ricordi, con testi e musiche, tra gli altri, di MogolGianni BellaMario Lavezzi e Grazia Di Michele. Del 1995 è il singolo Probabilmente niente, firmato da Oscar Prudente, mentre nel 1996 è la volta di Estasi/Dall'Atlantico a Napoli. Nel 1997 pubblica una versione in italiano di Libertango di Astor Piazzolla, intitolata Anime d'autunno, e nel 1998 esce l'album Il viaggio, con tutti i suoi principali successi in nuove versioni riarrangiate e ricantate: il lancio dell'album è stato promosso attraverso il singolo Come quando fuori piove, di cui viene realizzato anche il videoclip.

Gli anni duemila

Nel 2000 collabora con il gruppo rap Zerodecibel per la realizzazione di una cover in chiave ironica della celebre Comprami, intitolata Comprami 2000: il pezzo è stato accompagnato da un videoclip in cui, oltre a Viola e al cantante degli Zerodecibel, appare Platinette come guest-star. Due anni dopo collabora con Alberto Camerini alla realizzazione del singolo La surprise de l'amour, brano inciso in varie versioni.

Nel 2004 esce la doppia raccolta Made in Virginia 1 e Made in Virginia 2, pubblicata dalla Azzurra Music, con cui la cantante festeggia i venticinque anni di carriera, raccogliendo il meglio della sua produzione, unitamente a tre inediti (DeaF.a.T.a e La schiava). Nel 2006 partecipa con scarsa fortuna alla terza edizione del reality Music Farm, pubblicando anche il singolo Barbiturici nel tè, l'ultima esperienza come autore di Bruno Lauzi, deceduto pochi mesi dopo. L'anno dopo esordisce a teatro con la commedia musicale La surprise de l'amour, accanto a Leda BattistiManuel Casella e Stefano Sani.

Gli anni duemiladieci

Il 18 settembre 2009 è stato pubblicato dall'etichetta discografica CMP, distribuita dalla Edel, l'EP di inediti intitolato I tacchi di Giada, dove una particolare attenzione ottiene il tema della violenza sulle donne. Un anno dopo, il 16 novembre 2010, il progetto viene esteso con la pubblicazione da parte dell'etichetta discografica Shortmoon (anche questa distribuita dalla Edel), del nuovo album di inediti dell'artista, Alleati non ovvi, contenente i brani già pubblicati nel precedente EP, di cui è un'evoluzione, più altri sei pezzi, tra cui un duetto con Eleonora Magnifico.

Alleati non ovvi esce anche come doppio CD, contenente oltre all'album, il libro digitale scritto da Luigi Matta, produttore del disco insieme a Luca Venturi, che racconta la drammatica storia di violenza capitata a Giada, protagonista del brano scritto da Francesco Altobelli che ha dato il titolo al precedente EP. Il 17 maggio 2011, in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia, viene inoltre pubblicato il singolo Domani è un altro giorno, inciso in quattro lingue: italiano, francese, inglese e spagnolo. Il brano, un inno contro le violenze a sfondo omofobico, è solo una delle tante testimonianze dell'impegno civile di Viola Valentino, da sempre schierata a favore dei diritti degli omosessuali. È stato promosso dall'Arcigay inno ufficiale del Gay Pride.

Il 9 ottobre 2012 esce un suo nuovo EP dal titolo Panna fragole e cipolle, anticipato l'8 giugno dall'uscita del singolo Stronza, scritto da Giovanni Germanelli e Francesco Mignogna, autori e produttori dell'intero lavoro, che segna un'ulteriore crescita nelle produzioni della cantante. Dal disco vengono estratti anche altri due singoli co-prodotti da Marton Alex: L'unica donna e C'est la vie (feat. Il Migno), quest'ultimo scritto insieme a Scialpi. Il 10 giugno 2013 esce il brano D'estate, sempre di Germanelli - Mignogna, che anticipa l'uscita a fine anno dell'album Rose e Chanel: il disco, che prende il titolo dall'omonimo brano inedito, è un'antologia che raccoglie il meglio della produzione di Viola Valentino, unitamente ad alcune pregevoli tracce inedite, registrate per l'occasione in acustico. Il 25 settembre 2013 partecipa al concerto per festeggiare i cinquant'anni di carriera di Gian Pieretti, che si tiene all'Auditorium di Mortara (dove il cantautore risiede) un concerto a cui partecipano molti musicisti tra cui Ricky GiancoIvan CattaneoMarco BoninoMario TessutoPaky CanziDonatello, i Camaleonti ed Elisabetta Viviani, oltre allo stesso Pieretti

Successivamente escono a breve distanza due nuovi lavori: nel 2014 l'album in formato digitale Tutte le sfumature di Viola e nel 2015 l'album Semplicemente... "io", prodotto e distribuito attraverso il fan club in formato CD e successivamente uscito su iTunes in formato digitale. Sempre in questo periodo escono due singoli Dimmi dammi dimmi (2014), scritto da Cristiano Malgioglio, e Abracadabra (2015), scritto da Paolo Limiti e Giovanna Nocetti per l'artista. In seguito Viola Valentino duetta con Iravox nel brano Senza limite, del quale viene realizzato anche un videoclip e una versione remix. Nel 2016 partecipa al programma diretto da Carlo Conti I migliori anni, dove ripropone il singolo che l'ha portata al successo Comprami Il 13 giugno 2016 esce il nuovo singolo La bambola, cover in chiave dance del celebre brano di Patty Pravo, accompagnato da un videoclip.

Il 20 gennaio 2017 esce il doppio album dal vivo Eterogenea Live 2016, su etichetta Latlantide, che, oltre ai suoi maggiori successi, contiene due brani inediti: Ti amo troppo e Il suono dell'abbandono. A marzo dello stesso anno partecipa al singolo Immaginandoti del cantante rapper Inay e al relativo videoclip. Il 15 luglio 2017 esce, in collaborazione con Federico Assolari, una nuova versione di Comprami su etichetta Latlantide. Il brano esce in versione Radio editExtended radio e Club mix su tutte le piattaforme digitali, accompagnato da un videoclip.

Nel settembre 2017 pubblica con il gruppo musicale The Moors (Mirko Oliva & Luis Navarro) il singolo Aspettami questa notteUna canzone dal ritmo reggaeton che colpisce stampa e addetti ai lavori riscuotendo un inaspettato successo. Il brano entra subito nella Indie Music Like restando nella Top 30 per oltre tre mesi. L’insolita squadra finisce su stampa e televisione nel giro di poco tempo.

Nel febbraio 2019 esce, solo in formato digitale, la raccolta Le perle di Viola, contenente i suoi successi nelle nuove versioni uscite nell'album Made in Virginia 1 e Made in Virginia 2. Il 6 settembre 2019 esce, su tutte le piattaforme digitali, il nuovo singolo Passo dopo passo cantato in duetto con l'artista Calibro 40, mentre a dicembre dello stesso anno duetta con Francesco Serra nel singolo Questo pensiero d'amore.

Gli anni duemilaventi

Il 20 marzo 2020 esce il nuovo album E sarà per sempre, distribuito in download digitale dall'etichetta On The Set, che contiene gli inediti E sarà per sempreNon ti ho persoDa qui all'eternità, il singolo Questo pensiero d'amore (feat. Francesco Serra) e una selezione di successi dell'artista.