Lunedì 11 giugno 2018, serata finale nel corso della quale saranno ufficialmente premiati i vincitori selezionati
dalla giuria composta dai collaboratori, dai redattori e dal direttore della rivista Hystrio, Claudia Cannella.
dalla giuria composta dai collaboratori, dai redattori e dal direttore della rivista Hystrio, Claudia Cannella.
Tra i più rilevanti premi del panorama teatrale italiano, il Premio Hystrio si articola in differenti sezioni che
valorizzano diversi ambiti e talenti della scena, dalla regia all’interpretazione, dalla drammaturgia alla
progettualità, dalle compagnie emergenti a quelle che valorizzano il linguaggio del corpo.
valorizzano diversi ambiti e talenti della scena, dalla regia all’interpretazione, dalla drammaturgia alla
progettualità, dalle compagnie emergenti a quelle che valorizzano il linguaggio del corpo.
Vince il premio Hystrio Twister lo spettacolo Il Sindaco del Rione Sanità regia di Mario Martone, mentre vince
il Premio Hystrio Scritture di Scena LEA R di Michele Ruol che sarà presentato in forma di lettura scenica
domenica 10 giugno alle ore 21. Il Premio Hystrio Scritture di scena registra anche i seguenti segnalati:
Rapsodia Teatrale di Nicola Mariconda, Blatte di Michelangelo Zeno, Toilette di Ian Bartolini.
A Valentina Gamna, per il testo Mai Home, va la segnalazione speciale Fabulamundi-Beyond Borders, in
collaborazione con Pav, per un testo che si distingue trattando il tema del “confine”.
il Premio Hystrio Scritture di Scena LEA R di Michele Ruol che sarà presentato in forma di lettura scenica
domenica 10 giugno alle ore 21. Il Premio Hystrio Scritture di scena registra anche i seguenti segnalati:
Rapsodia Teatrale di Nicola Mariconda, Blatte di Michelangelo Zeno, Toilette di Ian Bartolini.
A Valentina Gamna, per il testo Mai Home, va la segnalazione speciale Fabulamundi-Beyond Borders, in
collaborazione con Pav, per un testo che si distingue trattando il tema del “confine”.
Premio Hystrio alla regia a Massimiliano Civica: reatino, classe 1974, dopo una Laurea in Storia
del Teatro all'Università La Sapienza, si diploma in Regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio
D’Amico e poi approfondisce il suo percorso artistico seguendo i seminari di Eugenio Barba presso l’Odin
Teatret e collaborando con Emanuele Luzzati e Tonino Conte presso il Teatro della Tosse di Genova.
Nel 2007 vince il Premio Hystrio-Associazione Nazionale Critici Teatrali e il Premio Lo Straniero (assegnato
dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi) per l’insieme della sua attività teatrale. Sempre nel 2007, diventa
Direttore Artistico del Teatro della Tosse di Genova, dando vita al progetto triennale Facciamo Insieme Teatro,
che vince il Premio ETI Nuove Creatività. I suoi spettacoli ricevono numerosi riconoscimenti, in particolare
3 Premi UBU per le regie di Il Mercante di Venezia di Shakespeare (2008), prodotto dalla Fondazione Teatro Due
di Parma, Alcesti di Euripide (2012), prodotto da AttoDue e dalla Fondazione Pontedera Teatro, Un quaderno
per l’inverno di Armando Pirozzi (2017), prodotto dal Teatro Metastasio di Prato. Dal 2013 tiene il corso di alta
specializzazione in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma.
del Teatro all'Università La Sapienza, si diploma in Regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio
D’Amico e poi approfondisce il suo percorso artistico seguendo i seminari di Eugenio Barba presso l’Odin
Teatret e collaborando con Emanuele Luzzati e Tonino Conte presso il Teatro della Tosse di Genova.
Nel 2007 vince il Premio Hystrio-Associazione Nazionale Critici Teatrali e il Premio Lo Straniero (assegnato
dall’omonima rivista diretta da Goffredo Fofi) per l’insieme della sua attività teatrale. Sempre nel 2007, diventa
Direttore Artistico del Teatro della Tosse di Genova, dando vita al progetto triennale Facciamo Insieme Teatro,
che vince il Premio ETI Nuove Creatività. I suoi spettacoli ricevono numerosi riconoscimenti, in particolare
3 Premi UBU per le regie di Il Mercante di Venezia di Shakespeare (2008), prodotto dalla Fondazione Teatro Due
di Parma, Alcesti di Euripide (2012), prodotto da AttoDue e dalla Fondazione Pontedera Teatro, Un quaderno
per l’inverno di Armando Pirozzi (2017), prodotto dal Teatro Metastasio di Prato. Dal 2013 tiene il corso di alta
specializzazione in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’amico di Roma.
Premio Hystrio all’interpretazione a Massimiliano Speziani: diplomato alla Civica Scuola
Scelti i vincitori del Premio Hystrio 2018:
Premio Hystrio alla regia a Massimiliano Civica
Premio Hystrio all’interpretazione a Massimiliano Speziani
Premio Hystrio alla drammaturgia a Davide Carnevali
Premio Hystrio-Altre Muse a Zona K/Milano
Premio Hystrio-Iceberg a Compagnia Òyes
Premio Hystrio-Corpo a Corpo a Fattoria Vittadini
I vincitori del Premio Hystrio alla Vocazione per attori under 30 saranno comunicati
nel corso della serata finale, lunedì 11 giugno al Teatro Elfo Puccini
Il Premio Hystrio festeggerà la sua 28^ edizione al Teatro dell’Elfo Puccini sabato 9, domenica 10 e D’Arte
Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 1988, lavora come attore con – tra gli altri – Giancarlo Cobelli, Luca
Ronconi, Massimo Castri. Compare poi, a partire dal ’94, negli spettacoli realizzati dalla Compagnia
Katzenmacher, diretta da Alfonso Santagata, tra cui Terra sventrata, Polveri, Ubu U’Pazzo e Petito strenge
per il quale nel 1997 vince il premio Ubu per l’interpretazione come attore non protagonista. Nel 2002 collabora
con la compagnia Lombardi-Tiezzi per Amleto, In fondo a destra - I danni del tabacco, Antigone di Sofocle,
Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini. È del 2001 il sodalizio con il drammaturgo milanese Renato
Gabrielli e la collaborazione in Vendutissimi (2002), Cesso dentro (2005), Salviamo i bambini (2006),
Tre, una storia d’amore (2008), Questi amati orrori (2010), La donna che legge (2015).
Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 1988, lavora come attore con – tra gli altri – Giancarlo Cobelli, Luca
Ronconi, Massimo Castri. Compare poi, a partire dal ’94, negli spettacoli realizzati dalla Compagnia
Katzenmacher, diretta da Alfonso Santagata, tra cui Terra sventrata, Polveri, Ubu U’Pazzo e Petito strenge
per il quale nel 1997 vince il premio Ubu per l’interpretazione come attore non protagonista. Nel 2002 collabora
con la compagnia Lombardi-Tiezzi per Amleto, In fondo a destra - I danni del tabacco, Antigone di Sofocle,
Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini. È del 2001 il sodalizio con il drammaturgo milanese Renato
Gabrielli e la collaborazione in Vendutissimi (2002), Cesso dentro (2005), Salviamo i bambini (2006),
Tre, una storia d’amore (2008), Questi amati orrori (2010), La donna che legge (2015).
Nelle ultime stagioni ha lavorato con Antonio Latella, lo ricordiamo nel ruolo di Geppetto nel Pinocchio e ha
curato la regie di Volo 903, il viaggio di un atleta di Maddalena Mazzocut-Mis e di Al muro, il corpo in guerra
di Renata M. Molinari (2014).
curato la regie di Volo 903, il viaggio di un atleta di Maddalena Mazzocut-Mis e di Al muro, il corpo in guerra
di Renata M. Molinari (2014).
Premio Hystrio alla drammaturgia a Davide Carnevali: artista residente per il triennio
2018-2020 presso ERT Teatro Nazionale, come autore si forma con Laura Curino in Italia e con Carles Batlle
presso la Sala Beckett di Barcellona; amplia i suoi studi in Spagna e Germania assistendo ai seminari di
Martin Crimp, Biljana Srbljanović, José Sanchis Sinisterra, Hans-Thies Lehmann, John von Düffel, Simon
Stephens, Martin Heckmanns. Tra le sue drammaturgie ricordiamo Variazioni sul modello di Kraepelin, con
cui si è aggiudicato nel 2009 il premio Theatertext als Hörspiel al Theatertreffen Stückemarkt di Berlino,
Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse, il dittico Sweet Home Europa e Goodbye
Europa. Lost Words. Ha vinto il Premio Riccione per il Teatro con Ritratto di donna araba che guarda il mare.
Nella stagione 2017/2018 ha per la prima volta curato l’allestimento dei suoi testi, portando in scena
Maleducazione transiberiana al Teatro Franco Parenti di Milano e Ein Porträt des Künstlers als Toter alla
Münchner Biennale e alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino. Insegna drammaturgia e teoria del teatro
presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, presso 17 Instituto de Estudios Críticos di Città
del Messico, presso l’Institut del Teatre de Barcelona e presso la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Modena.
2018-2020 presso ERT Teatro Nazionale, come autore si forma con Laura Curino in Italia e con Carles Batlle
presso la Sala Beckett di Barcellona; amplia i suoi studi in Spagna e Germania assistendo ai seminari di
Martin Crimp, Biljana Srbljanović, José Sanchis Sinisterra, Hans-Thies Lehmann, John von Düffel, Simon
Stephens, Martin Heckmanns. Tra le sue drammaturgie ricordiamo Variazioni sul modello di Kraepelin, con
cui si è aggiudicato nel 2009 il premio Theatertext als Hörspiel al Theatertreffen Stückemarkt di Berlino,
Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse, il dittico Sweet Home Europa e Goodbye
Europa. Lost Words. Ha vinto il Premio Riccione per il Teatro con Ritratto di donna araba che guarda il mare.
Nella stagione 2017/2018 ha per la prima volta curato l’allestimento dei suoi testi, portando in scena
Maleducazione transiberiana al Teatro Franco Parenti di Milano e Ein Porträt des Künstlers als Toter alla
Münchner Biennale e alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino. Insegna drammaturgia e teoria del teatro
presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, presso 17 Instituto de Estudios Críticos di Città
del Messico, presso l’Institut del Teatre de Barcelona e presso la Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro di Modena.
Premio Hystrio-Altre Muse a Zona K: ZONA K nasce a Milano nel 2011 come centro dedicato allo
scambio tra diverse discipline artistiche e culture, con uno sguardo privilegiato alle forme di coinvolgimento
diretto dello spettatore e alla realizzazione di focus tematici che sappiano osservare la complessità della
ocietà attuale attraverso la lente della performance e dell’incontro con gli artisti. Lo sguardo internazionale
di Zona K prende le mosse dal mondo balcanico con Oliver Frljić e Mala Kline, prosegue poi con la Germania
grazie a Remote Milano dei Rimini Protokoll, prima vera co-produzione che permette a ZONA K di imporsi nel
panorama milanese prima e italiano poi, come un centro capace di cogliere le novità, spesso relegate nei
festival, e di portarle con coraggio e “agilità organizzativa” in stagione. L’attenzione al mondo internazionale
prosegue anche l’anno successivo con un focus dedicato alla Svizzera e l’ospitalita di Please Continue, Hamlet
di Yan Duyvendak, nel 2016 arrivano artisti catalani del calibro di Roger Bernat con Domini Public, Agrupacion
Señor Serrano con Birdie e Katastrophe e poi Milo Rau con Five Easy Pieces, Willi Dorner con Bodies in Urban
Spaces, i Gob Squad con Revolution Now, gli NO99 con Ash and Money e El Conde de Torrefiel.
La stagione 2018, dedicata al tema del potere, ha ospitato un nuovo lavoro di Roger Bernat, Pendiente de voto.
Capace di creare collaborazioni con numerose realtà culturali milanesi, dal 2014 Zona K cura e coordina il
Festival KULT, dedicato alla diffusione e valorizzazione della cultura partecipata.
scambio tra diverse discipline artistiche e culture, con uno sguardo privilegiato alle forme di coinvolgimento
diretto dello spettatore e alla realizzazione di focus tematici che sappiano osservare la complessità della
ocietà attuale attraverso la lente della performance e dell’incontro con gli artisti. Lo sguardo internazionale
di Zona K prende le mosse dal mondo balcanico con Oliver Frljić e Mala Kline, prosegue poi con la Germania
grazie a Remote Milano dei Rimini Protokoll, prima vera co-produzione che permette a ZONA K di imporsi nel
panorama milanese prima e italiano poi, come un centro capace di cogliere le novità, spesso relegate nei
festival, e di portarle con coraggio e “agilità organizzativa” in stagione. L’attenzione al mondo internazionale
prosegue anche l’anno successivo con un focus dedicato alla Svizzera e l’ospitalita di Please Continue, Hamlet
di Yan Duyvendak, nel 2016 arrivano artisti catalani del calibro di Roger Bernat con Domini Public, Agrupacion
Señor Serrano con Birdie e Katastrophe e poi Milo Rau con Five Easy Pieces, Willi Dorner con Bodies in Urban
Spaces, i Gob Squad con Revolution Now, gli NO99 con Ash and Money e El Conde de Torrefiel.
La stagione 2018, dedicata al tema del potere, ha ospitato un nuovo lavoro di Roger Bernat, Pendiente de voto.
Capace di creare collaborazioni con numerose realtà culturali milanesi, dal 2014 Zona K cura e coordina il
Festival KULT, dedicato alla diffusione e valorizzazione della cultura partecipata.
Premio Hystrio-Iceberg a Compagnia Òyes: Òyes nasce dall’incontro di nove ex-allievi
dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Grazie alla condivisione di un linguaggio, una formazione
e una necessità comune, il gruppo cerca nella coerenza con la propria idea di teatro il motore delle proprie
azioni progettuali e della propria poetica, che nasce dal desiderio di fare teatro per il pubblico, con strumenti
chiari, concreti e semplici, raccontando storie che diano spunti di riflessione a chi le ascolta. Òyes debutta con
lo spettacolo Effetto Lucifero, che vince il premio Giovani Realtà del Teatro 2010 e il cui testo è finalista al
Premio Riccione-Tondelli nell'edizione 2011. Lo spettacolo, con il sostegno del Teatro Filodrammatici di Milano,
è inserito nella stagione 2011-2012 ed è tra i finalisti del playFestival.
Le altre produzioni della compagnia sono: Assenti per sempre (vincitore del premio Borsa di lavoro Alfonso
Marietti, ed. 2009), Luminescienz-la setta (stagione 2012-2013 del Teatro Filodrammatici), Anton-scherzo in un
atto (menzione speciale al premio Borsa di lavoro Alfonso Marietti,ed. 2013), Va tutto bene che debutta in
anteprima nazionale nel giugno 2014, chiudendo la collaborazione triennale con il Teatro Filodrammatici di
Milano, Vania (vincitore del premio Giovani Realtà del Teatro 2015). Nel 2015 con il progetto T.R.E. Òyes vince
il bando fUNDER 35-il fondo per l’impresa culturale giovanile.
dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Grazie alla condivisione di un linguaggio, una formazione
e una necessità comune, il gruppo cerca nella coerenza con la propria idea di teatro il motore delle proprie
azioni progettuali e della propria poetica, che nasce dal desiderio di fare teatro per il pubblico, con strumenti
chiari, concreti e semplici, raccontando storie che diano spunti di riflessione a chi le ascolta. Òyes debutta con
lo spettacolo Effetto Lucifero, che vince il premio Giovani Realtà del Teatro 2010 e il cui testo è finalista al
Premio Riccione-Tondelli nell'edizione 2011. Lo spettacolo, con il sostegno del Teatro Filodrammatici di Milano,
è inserito nella stagione 2011-2012 ed è tra i finalisti del playFestival.
Le altre produzioni della compagnia sono: Assenti per sempre (vincitore del premio Borsa di lavoro Alfonso
Marietti, ed. 2009), Luminescienz-la setta (stagione 2012-2013 del Teatro Filodrammatici), Anton-scherzo in un
atto (menzione speciale al premio Borsa di lavoro Alfonso Marietti,ed. 2013), Va tutto bene che debutta in
anteprima nazionale nel giugno 2014, chiudendo la collaborazione triennale con il Teatro Filodrammatici di
Milano, Vania (vincitore del premio Giovani Realtà del Teatro 2015). Nel 2015 con il progetto T.R.E. Òyes vince
il bando fUNDER 35-il fondo per l’impresa culturale giovanile.
Premio Hystrio-Corpo a Corpo a Fattoria Vittadini: Fattoria Vittadini nasce a Milano nel 2009
da undici allievi appena diplomati all’Atelier di Teatro-Danza della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi che
decidono di proporre una pratica artistica ‘democratica’, seguendo una formazione continua, una ricerca
collettiva e individuale e una contaminazione con altri artisti tra cui Ariella Vidach, Lucinda Childs, Yasmeen
Godder, Virgilio Sieni e Alessandro Certini, Maya Weinberg, Matan Zamir e Nicola Mascia / matanicola, Giulio
D’Anna, Maya Carrol, Daniel Abreu. Dopo una residenza triennale presso il Teatro Ringhiera di Milano, Fattoria
Vittadini diventa partner di RIC.CI – Reconstruction Italian Choreography 1980-1990, progetto di recupero della
coreografia contemporanea italiana degli anni ’80-’90 ideato da Marinella Guatterini all’interno del quale lavora
a Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini e Calore di Enzo Cosimi. Nel 2012 inizia la collaborazione con il duo
berlinese matanicola (Nicola Mascia e Matan Zamir) che porta alla realizzazione dello spettacolo To this purpose
only. L’anno successivo Giulio D’Anna realizza per loro O O O O O O O (IT) in coproduzione con Versiliadanza.
Nel 2015 la coreografa Maya Matilde Carroll firma la produzione Unraveled Heroes che debutta al Festival
MilanOltre, importante riferimento negli anni per la compagnia, mentre nel 2016 il coreografo spagnolo Daniel
Abreu, firma lo spettacolo Odio nell’ambito del bando internazionale C4C. Nel 2017 Fattoria Vittadini dà vita alla
rassegna It’s a little bit messy e nel marzo 2018 organizza la I edizione del Festival del Silenzio con focus sulle
Lingue dei Segni e sulla cultura segnante ottenendo la Medaglia del Presidente della Repubblica.
da undici allievi appena diplomati all’Atelier di Teatro-Danza della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi che
decidono di proporre una pratica artistica ‘democratica’, seguendo una formazione continua, una ricerca
collettiva e individuale e una contaminazione con altri artisti tra cui Ariella Vidach, Lucinda Childs, Yasmeen
Godder, Virgilio Sieni e Alessandro Certini, Maya Weinberg, Matan Zamir e Nicola Mascia / matanicola, Giulio
D’Anna, Maya Carrol, Daniel Abreu. Dopo una residenza triennale presso il Teatro Ringhiera di Milano, Fattoria
Vittadini diventa partner di RIC.CI – Reconstruction Italian Choreography 1980-1990, progetto di recupero della
coreografia contemporanea italiana degli anni ’80-’90 ideato da Marinella Guatterini all’interno del quale lavora
a Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini e Calore di Enzo Cosimi. Nel 2012 inizia la collaborazione con il duo
berlinese matanicola (Nicola Mascia e Matan Zamir) che porta alla realizzazione dello spettacolo To this purpose
only. L’anno successivo Giulio D’Anna realizza per loro O O O O O O O (IT) in coproduzione con Versiliadanza.
Nel 2015 la coreografa Maya Matilde Carroll firma la produzione Unraveled Heroes che debutta al Festival
MilanOltre, importante riferimento negli anni per la compagnia, mentre nel 2016 il coreografo spagnolo Daniel
Abreu, firma lo spettacolo Odio nell’ambito del bando internazionale C4C. Nel 2017 Fattoria Vittadini dà vita alla
rassegna It’s a little bit messy e nel marzo 2018 organizza la I edizione del Festival del Silenzio con focus sulle
Lingue dei Segni e sulla cultura segnante ottenendo la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Come ormai di consueto, nella serata finale del Premio Hystrio ci sarà anche il conferimento del
Premio Mariangela Melato
Premio Mariangela Melato
PROGRAMMA:
sabato 9 giugno
ore 10-18 - Finale delle selezioni del Premio Hystrio alla Vocazione. Audizioni degli aspiranti attori che hanno
superato le pre-selezioni.
ore 18.30 Inaugurazione della mostra Aria di Teatro. Le copertine di Hystrio 1988-2017, a cura di Maria Spazzi,
Clara Chiesa, Marina Conti, Erika Giuliano e Marta Vianello.
ore 21 - Un eschimese in Amazzonia, spettacolo di Liv Ferracchiati/The Baby Walk.
domenica 10 giugno
ore 10-18 - Finale delle selezioni del Premio Hystrio alla Vocazione. Audizioni degli aspiranti attori che hanno
superato le pre-selezioni.
ore 21 – Lettura scenica del testo Lea R. di Michele Ruol, vincitore del Premio Hystrio-Scritture di Scena 2018,
regia di Sabrina Sinatti
lunedì 11 giugno
ore 10-13 - Finale delle selezioni del Premio Hystrio alla Vocazione. Audizioni di aspiranti attori che hanno
superato le pre-selezioni.
ore 18.30 – incontro di presentazione del volume Stracci della memoria, della Compagnia Instabili Vaganti,
edito da Cue Press
ore 21 - Serata-spettacolo delle premiazioni. Segue brindisi.
Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso libero.
Per informazioni: www.hystrio.it - redazione di Hystrio tel. 02.400.73.256 segreteria@hystrio.it