La proiezione e visione di un nuovo film è paragonabile ad un viaggio. Non a tutti può piacere. Molto dipende dagli occhi che guardano. Alcuni scorgono i particolari, vengono catturati dalle luci, dall'abilità della regia nel carpire sguardi, movenze, anime, o restano catturati dalle musiche, dai costumi, dai luoghi #malta.
Ieri sera al Cinema Anteo #anteo di Milano #milano è stata proiettata l'anteprima del film "Il Ragazzo Invisibile - seconda generazione di Gabriele Salvatores #ilragazzoinvisibilesecondagenerazione
Gabriele Salvatores - regista -
Ludovico Girardello,interpreta un giovane adolescente (Michele Silenzi) con super-poteri, in lotta tra il dolore bruciante della recente scomparsa della madre (Valeria Golino) durante un incidente stradale, e l'innamoramento per una compagna di scuola (Stella).
Valeria Golino
Xenia Rappoport (la prima madre) interpreta Yelenia, una donna carismatica, controversa, apparentemente e umanamente normale. Si rivelerà durante la sceneggiatura del film, tutto ed il contrario di tutto.
Galatea Bellugi (Natasha) è la neo-sorella di Michele Silenzi.
Ed il padre Ivan Franek (Andreij) ha un ruolo di apparizioni e scomparse.
Un padre che viene rapito, una madre che compare dopo 16 anni e riabbraccia il figlio.
Un figlio (Michele Silenzi) alla scoperta della sua madre naturale, ed una sorella apparentemente dura, nascosta dentro i cappucci delle sue felpe, che rifugge il contatto umano. La frase pronunciata spesso dalla giovane, è: "Non mi toccare".
Premetto, di non amare particolarmente i film fantasy, ma ieri sera sono entrata al cinema, in un modo e ne sono uscita in un altro: "entusiasta".
Il mio viaggio è stato rapito da un cinepresa veloce, da vicoli, da volti intensi, vissuti, ed allo stesso tempo imperturbabili.
In Ludovico Girardello ho ritrovato lo sguardo annoiato dell'adolescente alla ricerca di affetti, abbracci, e nello stesso tempo, la voglia di evasione, di distanze, di rinascite.
La madre Yelenia con la sua presenza scenica, e le grandi doti interpretative mi ha portata in un mondo colorato di bianco, dove il volto appare privo di rughe, di colori, di artefici. Un volto pronto a trasmettere emozioni senza le distrazioni inutili dei colori.
Natasha, la sorella di Michele, durante la sua prima apparizione mi ha riportata alla mente un libro letto in gioventù di Cristian Effe "Noi i ragazzi dello zoo di berlino".
Il suo ingresso nel film, mostra un volto duro, una corazza tipica dei giovani, nascosta da abiti omologati, uguali, impersonali.
Il rossetto scuro, l'orecchino, la felpa, ed un potere nel lanciare fiamme di fuoco, attenuato solo dalla luce di una debole fiamma di una sigaretta.
Andreij, il padre, appare di meno, ma ha valori, un'interpretazione decisa, ed esperienza.
Da non dimenticare il resto degli attori, che sebbene appaiono in piccole interpretazioni, restano ben impressi nella mente, come il giovane francese dalla testa rossa nel Casino' di Montecarlo, l'amica e vicina di casa di Michele, segretamente innamorata di lui: "Mon amour".
Sono stata rapita dalle musiche di De Robertis.
Sottofondo costante di molte scene, sapientemente dosate, ed adattate alle singole circostanze ed esigenze interpretative.
A fine visione della proiezione de "Il ragazzo invisibile" abbiamo applaudito a lungo gli attori presenti in sala. Significativa la presenza dei produttori, della costumista, dell'addetto agli effetti speciali, e delle musiche.
Il tutto realizzato anche con sovvenzioni regionali e Rai Cinema #rai #raicinema.
Credo di non sbagliare consigliandovi la visione del film, per valutare personalmente la bravura degli attori protagonisti e non.
Gabriele Salvatores mi ha sorpresa.
autore: Roby Randelli
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